Da solita anta a porta saloon originale
La maggior parte delle porte è compatta, ma a volte un’apertura può rivelarsi un gradevole elemento decorativo e svolgere al contempo un’utile funzione di arredamento.
Consideriamo una porta laccata bianca che dal soggiorno dia accesso allo studio.
Ricavando un’ampia apertura a forma di losanga e poi richiudendola con un vetro smerigliato spezziamo la monotona compattezza della porta, creiamo una sorta di finestra che dà respiro a entrambe le stanze, senza pregiudicarne l’isolamento acustico, e permettiamo alla luce di circolare liberamente.
Di solito questo tipo di porte è formato da due pannelli di laminato fissati su un telaio di listelli; i riquadri del telaio sono riempiti con un cartone a nido d’ape, che aumenta la solidità dell’anta senza appesantirla troppo.
Come fare l’apertura
Per ottenere il nostro oblò a forma di rombo non occorrono attrezzature particolari.
Segniamo l’asse mediano della porta e tracciamo la losanga con riga e squadra; con il trapano pratichiamo ai quattro angoli un foro abbastanza ampio (diametro 8 mm) da potervi infilare la lama del seghetto alternativo. Seghiamo con precisione i lati (per sicurezza blocchiamo con un paio di sergenti un listello di guida) e infine asportiamo il riquadro.
Rifiniamo il profilo interno dell’apertura con dei listelli e blocchiamo il vetro tra due cornici, che ricaviamo inchiodando dei profilati tondi.
Risistemiamo la porta sui cardini e ammiriamo!
Ma ecco un’altra idea: nei punti di passaggio frequente, sostituire la porta tradizionale con due battenti sospesi può rivelarsi un’ottima soluzione: le ante si aprono anche con le mani occupate, si richiudono da sé e lasciano vedere e non vedere, proprio come una porta saloon. I tagli sono praticati con il seghetto alternativo, e ciascuno è libero di ispirarsi al modello che più gli aggrada: geometrie ultramoderne, cabine dei bagni, porte saloon da vecchio film western…