Il découpage è una tecnica facile per realizzare bellissime decorazioni artistiche in carta ritagliata anche sui più comuni oggetti di casa
Si chiama “découpage”, che in francese significa “ritagliare”. Una lavorazione che consiste nell’uso di ritagli di stampe e illustrazioni per la decorazione sia di mobili, sia di piccoli oggetti, e che, unita a una serie di basi e di finiture diverse, dà risultati di grande effetto.
È sicuramente una tecnica antichissima: forse il metodo come lo conosciamo noi, con l’applicazione successiva di lacche trasparenti, nacque in Italia per opera di mobilieri veneziani, che volevano imitare gli intarsi cinesi, ma comunque si diffuse in molti paesi, come Francia e Inghil-terra, dove nel Settecento e nell’Ottocento divenne vera e propria moda, un passatempo per signore, e raggiunse anche gli Stati Uniti, influenzando lo stesso stile “country”.
Ora assistiamo a un ritorno di questa moda, come accade per tutte le tecniche artigianali e i lavori di decoro che permettono di esercitare la creatività e la fantasia realizzando qualcosa di bello con le proprie mani.
Non è necessario essere artisti o avere a disposizione grandi mezzi e una particolare abilità tecnica, anzi, per iniziare basta davvero poco e il risultato è assicurato.
Si presta a essere decorato qualsiasi oggetto che abbia una superficie uniforme e, soprattutto, resista all’umidità prodotta dalla colla e dalla vernice.
Possiamo usare legno, terracotta, metallo, plastica, grezzi o verniciati, e poi vetro, cartone spesso, tessuto teso, porcellana e persino sassi!
Come procedere col découpage
Nel cercare le carte da cui ricavare i ritagli, possiamo sbizzarrirci: in commercio ve ne sono di apposite, ma in pratica qualsiasi rivista patinata, vecchia illustrazione, carta da regalo ecc. può andar bene, a patto che sia di buona qualità e abbastanza spessa; altrimenti conviene prima incollarla su un foglio bianco per rinforzarla.
Si possono persino usare foglie essiccate, francobolli, vecchie foto, o pizzi.
Per tagliare usiamo forbici comuni, normali o con punte arrotondate; c’è anche chi si trova meglio con il cutter. Esistono poi delle forbici speciali per découpage, chiamate “silhouette”, in versione a lama diritta o curva; l’importante è che il taglio risulti perfettamente arrotondato e privo di irregolarità.
L’incollaggio
È la fase più delicata: possiamo usare colla liquida trasparente, ma è più pratica, e forse più economica, quella vinilica: la applichiamo con un pennellino, dopo averla diluita in parti uguali con acqua, partendo dal centro della figura; nell’incollare i ritagli, usiamo molta cura per evitare bolle o pieghe, stiamo attenti a non rovinare i ritagli con le dita sporche di colla, tenendo a disposizione uno straccetto pulito, e accertiamoci che la superficie sia veramente asciutta e pulita. Passiamo la colla anche sopra il ritaglio, con cura e facendo attenzione a non danneggiare i bordi.
Laccatura finale
La laccatura è la fase che trasforma davvero il nostro oggetto. La più comune vernice vetrificante è il flatting, che presenta però degli inconvenienti: tende a ingiallire, asciuga lentamente e forma spessori molto alti quando lo stendiamo.
Se siamo abili, pazienti, e rassegnati all’idea di dare anche più di 10 mani sottili, prima di vedere la superficie perfettamente liscia e piana e cancellare lo spessore della carta incollata, l’alternativa è usare vernici di finitura all’acqua.
Il loro uso si sta diffondendo rapidamente, visto che sono inodori e versatili: infatti possiamo sceglierle opache, satinate, lucide, oppure a effetto cera.