Per recuperare vecchie sedie di legno bastano attrezzi manuali e meno di un paio d’ore di lavoro
I segni lasciati dal pennello e che vivacizzano le sedie colorate, improvvisamente diventano un pregio.
Dappertutto il “fatto a mano” (vero o finto che sia) riscuote grandi favori, tant’è vero che per imitarlo le industrie fanno in modo di produrre oggetti lievemente difettosi, che diano, appunto, l’impressione dell’inevitabile, sia pur minima, fallacia artigianale.
Sedie colorate con gli smalti
Limitando l’ambito agli smalti coprenti per legno, in commercio se ne trovano almeno due generi diversi in base al tipo di diluente (sintetici, che vogliono acquaragia, solvente sintetico o solvente alla nitro, oppure acrilici, detti anche all’acqua) e due o più secondo il tipo di finitura (lucida, satinata oppure opaca). Oggi, specialmente nell’ambito del fai da te, sono molto in voga gli smalti all’acqua, che non appestano l’aria con sgradevoli odori intossicanti, permettono una facile pulizia degli attrezzi, si stendono molto bene tanto a pennello o a rullo quanto a spruzzo e in genere danno risultati davvero buoni, sia dal punto di vista dell’estetica sia da quello della durata.
In realtà, in questi prodotti l’acqua non ha la funzione di diluente, quanto piuttosto quella di agente di trasporto e di inibitore della polimerizzazione: quando inizia a evaporare, le molecole semplici che in origine erano in sospensione si riuniscono e legano chimicamente a gruppi (in gergo scientifico, “polimerizzano”), originando un composto solido e abbastanza elastico.
L’intero processo richiede diverse decine di ore, ma la pellicola di smalto applicata è, come si suol dire, fuori polvere in una decina di minuti o poco più (anche meno nel caso di applicazione a spruzzo) e pronta a ricevere la seconda mano dopo poche ore.
Dato il grande successo di mercato riscosso dagli idrosmalti, in questi anni l’industria ha continuato a ritoccarne la formula e ora ne propone anche di validi che non richiedono alcuna mano di fondo preparatoria.
Per quanto riguarda il colore, qualunque rivenditore ben rifornito è in grado di fornire l’esatta gradazione desiderata, miscelando tra loro le tinte di base in proporzioni calibrate con il tintometro.
Come procedere
Le operazioni da eseguire per recuperare le sedie di legno sono:
- Carteggiare il legno
- Pulire la superficie
- Colorare la sedia con lo smalto scelto
Come carteggiare
Anche una sedia in buono stato può non piacere più o non armonizzare bene con il resto dell’arredo.
Un semplice tondino di legno del diametro giusto funge da supporto rigido per la carta vetrata.
Il carteggiatore manuale così ottenuto permette di abradere le zone curve concave con semplici movimenti rotatori.
Sulle superfici piane di una certa ampiezza, il carteggiatore può essere costituito da un vecchio supporto per carta assorbente (al quale però l’abrasivo va applicato sul lato piatto), oppure da un blocchetto a forma di parallelepipedo con avvolta attorno la carta vetrata. Se lo strato di vernice da rimuovere è sottile, basta anche passare il foglio con il palmo della mano.
Terminata l’asportazione della vecchia finitura, prima di stendere la nuova occorre spolverare accuratamente, con pennello e panno asciutti, ogni angolo della superficie: altrimenti i granelli di polvere restano inglobati nella nuova rovinandone l’effetto estetico e, nei casi peggiori, impedendole almeno in parte di aggrapparsi al legno.