Il paralume può essere acquistato nei grossi centri per il bricolage: se ne trovano di ogni genere, a prezzi abbordabilissimi.
Le parti elettriche sono disponibili anche in kit quasi interamente premontato, a pochi euro.
In pratica, per ottenere un abat-jour personalizzato manca solo un piede adeguato, che va forato per il passaggio del filo, dotato di un adattatore che accolga il portalampada ed appesantito per migliorarne la stabilità.
Scegliendo una bottiglia, la difficoltà principale sta nella foratura del vetro (tuttavia l’operazione può essere scansata adoperando un modello di portalampada con uscita laterale del cavo e lasciando quindi il filo volante sotto il cappello).
Per evitare che, con l’uso, la guaina del filo venga danneggiata dai bordi taglienti del foro nel vetro, conviene stondarne gli spigoli, sia esterno sia interno, con una moletta molto sottile, che possa essere infilata e rigirata nel buco.
Quanto all’adattatore, l’ideale sarebbe un tappo di caucciù cosiddetto penumatico, che si gonfia bloccandosi in loco, ma anche i tipi normali di sughero o di plastica possono andare.
Come forare il vetro
Per aprire fori nel vetro serve una punta speciale, a forma di lancia, al carburo di tungsteno: bisogna adoperare il supporto a colonna e sistemare la bottiglia ben salda, meglio se fra materiale che attutisca le vibrazioni. La zona di foratura va lubrificata con petrolio, benzina o trementina e la punta fatta girare a velocità moderata con una pressione modesta.
Se il tappo viene bucato già in posizione, la foratura è più agevole: il filo elettrico verrà trascinato attraverso i fori con l’aiuto di un fil di ferro legato all’estremità.